Il caregiver nell’assistenza domiciliare

Il caregiver nell’assistenza domiciliare

Il caregiver nell’assistenza domiciliare

In Italia sono caregiver circa 8,5 milioni di persone, di queste 7,3 milioni si dedicano all’assistenza dei propri parenti. Secondo le rivelazioni dell’Istat, la quota di Caregiver è notevolmente aumentata negli ultimi anni.

Non sempre i caregiver riescono a dare un aiuto corretto, mirato ed efficace. A volte “sono confusi e non sanno cosa possono fare, quale esigenza ha il proprio caro, qual è la tipologia di assistenza e di aiuto di cui hanno bisogno e a chi possono rivolgersi sul territorio”.

Le situazioni sono, infatti, molteplici, ad esempio un genitore anziano potrebbe aver bisogno di una RSA, oppure di una badante, ma anche di un infermiere h24 a domicilio. In altri casi è sufficiente solo l’aiuto di un operatore socio sanitario socio ASA o OSA.

Tra le mansioni principali dell’ausiliare socio-assistenziale (Asa) ci sono:

 Assistenza diretta alla persona

Il caregiver, dopo opportune istruzioni, può contribuire al supporto dell’assistito nell’arco della giornata

Sulla base delle indicazioni ricevute dal personale tecnico di assistenza al domicilio (infermiere, fisioterapista, logopedista, O.S.S.) il caregiver può continuare nell’arco della giornata il supporto dell’assistito in termini di: mobilizzazioni e spostamenti, assistenza durante i pasti, igiene personale, attenzione nella fase di assunzione delle terapie. Queste attività possono essere svolte in piena sicurezza una volta che il caregiver è stato ben istruito dalle figure professionali preposte sopra indicate.

Cura ed igiene dell’assistito e dell’ambiente

Il ruolo del caregiver è importante al fine del mantenimento del miglior stato di benessere possibile dell’assistito

Al fine di far avere all’assistito il migliore stato di benessere possibile, il caregiver si occupa dell’igiene della persona degente utilizzando, all’occorrenza ed una volta istruito, ausili e presidi di facilitazione per lo svolgimento delle primarie necessità fisiologiche (pannoloni, traverse ed effetti letterecci, pappagalli, padelle, ecc..).  Stessa cosa per quanto riguarda la pulizia e l’illuminazione dei locali di degenza al domicilio, con particolare attenzione alla sicurezza ed alla prevenzione delle cadute.

Supporto nella vita di relazione

Durante l’arco della giornata il ruolo del caregiver è fondamentale nel mantenimento di una vita di relazioni dell’assistito

Considerando le limitazioni nei movimenti e/o le eventuali difficoltà motorie sofferte, il caregiver sostiene le principali attività relazionali dell’assistito attraverso un’opera di compagnia e di stimolo delle sue funzioni cognitive di base in termini di attenzione e di memoria con argomenti di attualità o letture.

Al tempo stesso si occupa di utilizzare, per conto del degente impossibilitato a farlo, i mezzi di comunicazione basilari quali: il telefono, il cellulare anche con video-chiamate, il computer per facilitare e favorire i contatti affettivi e di relazione, o per contatti lavorativi o di altre attività predilette di svago e passatempo, o anche per il disbrigo di pratiche burocratiche (vedi il punto 6).

Preparazione dei pasti

Un valido aiuto da parte del caregiver è quello relativo alla preparazione dei pasti

Questa attività è tanto più delicata ed importante laddove, per sopraggiunte problematiche di disfagia parziale o totale, questi debbano essere preparati in forma semi-solida, semi-liquida o liquida sulla base delle indicazioni sanitarie ricevute. Chiaramente, dopo la preparazione, questa attività può riguardare anche la somministrazione del pasto stesso.

Prestazioni igienico-sanitarie non specialistiche

Sono diverse le prestazioni che il caregiver può svolgere al domicilio in favore del proprio assistito

Tra le prestazioni che il caregiver può svolgere al domicilio in favore del proprio assistito le più comuni sono: le medicazioni semplici, la misurazione della temperatura corporea, della glicemia e della pressione arteriosa, l’igiene del cavo orale e degli eventuali presidi odontoiatrici (dentiere, ecc..), l’igiene dei presidi semplici come: calze elastiche, cinti post-chirurgici e corsetti ortopedici facilmente asportabili.

Inoltre può effettuare il cambio della busta del catetere urinario, nonché l’utilizzo e la cura di ausili di spostamento del degente quali: sollevatori, carrozzine e poltrone ortopediche, dispositivi per il corretto posizionamento in bagno, ecc…

Svolgimento di pratiche burocratiche

Esistono diverse agevolazioni di cui può beneficare il caregiver

Normalmente il familiare, che magari ha dovuto smettere di lavorare per dare assistenza, svolge queste mansioni facilmente nella vita quotidiana, ma a volte si trova in difficoltà a trovare riferimenti utili non essendo un professionista appositamente formato come nel caso dell’OSA o ASO.

Di seguito qualche indicazione e/o riferimento utile:

Legge 104

La legge numero 104 del 5 febbraio 1992 sancisce una serie di benefici rivolti a chi si trova in una condizione di fragilità e ad un suo familiare; nello specifico, la legge garantisce il diritto di fruire di tre giornate di permessi retribuiti al mese, da utilizzare intere o frazionabili a ore, proprio allo scopo di assistere il familiare malato. Ne possono fare richiesta i caregiver che siano genitori di figli malati, parenti o affini entro il II grado di parentela o entro il III grado se genitori o coniuge sono ultrasessantacinquenni.

E’ la Commissione Medica INPS che, su richiesta effettuata tramite un Patronato, determina il grado di Invalidità Civile e la concessione prevista dalla Legge 104.

Esistono varie agevolazioni previste dalle normative, partendo dal fatto che con non autosufficienza si intende l’incapacità di deambulare e compiere le normali azioni quotidiane, per invalidità si intende la riduzione della capacità lavorativa e per disabilità ci si riferisce a una minorazione mentale, motoria o sensoriale ai sensi della legge 104/92 art.3 comma 1 per l’handicap e comma 3 per l’handicap grave.

L’assegno di accompagnamento

Si tratta di un contributo dato a chi ha un’invalidità totale ovvero al 100% in condizione di non autosufficienza, indipendentemente dall’età e quindi possono farne richiesta giovani e anziani. La prestazione, infatti, non è collegata al reddito del richiedente o del nucleo familiare e per ottenere l’assegno di accompagnamento bisogna fare domanda all’INPS corredata da certificazione del medico curante.

L’importo netto dell’assegno è attualmente di 516,35 euro esentasse.

APe social 2020

L’anticipo pensionistico è un sussidio economico rivolto ad alcune categorie di lavoratori, tra cui anche i caregiver, che assistano da almeno sei mesi un coniuge o parenti di primo grado o secondo grado, se i genitori o il coniuge del parente malato hanno almeno 70 anni o sono a loro volta affetti da patologie invalidanti.  I requisiti per poter effettuare la domanda di Ape social sono: essere residenti in Italia, avere almeno 63 anni di età e aver versato 30 anni di contributi.

Detrazioni IRPEF per l’anziano non autosufficiente

Spesso, come chi sa chi si trova in questa situazione, assistere un anziano non autosufficiente è un compito gravoso anche dal punto di vista economico oltre che psicologico. Pochi sanno, però, che una parte dei costi sono rimborsati dallo Stato sotto forma di detrazione IRPEF. Si tratta, in particolare di:

  • spese di assistenza per la persona non autosufficiente fino a 2.100 euro per il 19%, a patto che il reddito non superi il 40.000 euro;
  • spese per assunzione di colf e badanti, sempre al 19% con un limite di spesa di 1.549,37 euro annui;
  • spese mediche per costi che superano i 129,11 euro con una percentuale di detrazione sempre pari al 19%.

Naturalmente tutte le pratiche succitate, nonché le richieste di farmaci o presidi/ausili ed attivazione di servizi sociosanitari (CAD ecc.) vanno svolte, da parte del caregiver, in collaborazione stretta col medico di medicina generale o pediatra di base.

Per maggiori informazioni sulla figura del caregiver e dell’assistente familiare, i diritti e le agevolazioni per chi assiste una persona non autosufficiente o deve ricorrere a una badante ti invitiamo a visitare sul sito o nella sede INPS del tuo comune.