Il COVID-19 impone un ripensamento del sistema assistenziale. Quali prospettive?
Pubblicato il 26 Agosto 2021.
L’attuale emergenza sanitaria legata alla diffusione del COVID-19 pone in rilievo, ancora una volta, l’importanza di ripensare il modello assistenziale immaginando un modello dove l’ospedale diventi luogo esclusivo di assistenza alle acuzie e la continuità di cure venga demandata ad un insieme di presìdi sul territorio. Molti Paesi del nord del Mondo, in particolare il Canada, hanno sperimentato in questi anni un modello assistenziale fondato sull’interazione costante fra operatori sanitari e il paziente stesso, esecutore attivo del piano di cura: il Chronic Care Model (CCM). Sei le componenti essenziali di questo modello:
- l’organizzazione sanitaria: una nuova gestione delle malattie croniche dovrebbe entrare a far parte delle priorità dell’assistenza sanitaria;
- le risorse della comunità: favorire il supporto sociale nel piano assistenziale (volontariato, centri per anziani, etc…);
- il supporto all’auto-cura: il paziente diventa il protagonista attivo dei processi assistenziali;
- il supporto alle decisioni: scrupolosa adozione di linee-guida basate sull’evidenza al fine di fornire un’assistenza ottimale ai pazienti con patologie croniche;
- i sistemi informativi: come sistemi di supporto all’attività dei medici e utili per la cura individuale dei pazienti;
- l’organizzazione del team assistenziale.
Appare evidente come, in questo modello, grande rilievo venga dato alla formazione del paziente e dei caregivers, un aspetto noto col termine di “empowerment”, e alla partnership tra il paziente e gli operatori sanitari come elemento essenziale per un piano di cura efficace, perché offre l’opportunità di responsabilizzare il paziente ad assumere un ruolo attivo nella gestione della propria salute. Si deve passare quindi dalla medicina d’attesa, che aspetta il cittadino sulla soglia dei servizi sanitari, ad una sanità d’ iniziativa, orientata verso chi è a rischio di sviluppare patologie croniche e disabilità.
Noi dell’Aeva-Xenior poniamo da sempre grande attenzione sia alle esigenze del paziente che a quelle del caregiver. Le famiglie che si rivolgono a noi possono contare su un supporto a 360°, dalle visite specialistiche, alla diagnostica, alla riabilitazione motoria o cognitiva, fino all’assistenza nelle attività quotidiane, il tutto a domicilio e con professionisti qualificati.
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