
Giornata Mondiale Senza Tabacco: Un’Ottima Occasione per Prendersi Cura di Sé, a Qualsiasi Età
Pubblicato il 30 Maggio 2025.
Il 31 maggio si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale Senza Tabacco, una ricorrenza promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per sensibilizzare sull’importanza di smettere di fumare e di vivere in ambienti sani, privi di fumo. Spesso si pensa che questo tema riguardi soltanto i giovani o chi ha appena iniziato a fumare, ma in realtà è un messaggio importante anche — e forse soprattutto — per le persone anziane e per chi si prende cura di loro ogni giorno, come familiari e operatori dell’assistenza domiciliare.
Molti anziani fumatori sono convinti che “ormai sia troppo tardi per smettere”, ma la verità è che non è mai troppo tardi per fare qualcosa di buono per la propria salute. Anche dopo i settant’anni, smettere di fumare porta benefici reali e misurabili. Si può respirare meglio, ridurre la tosse, sentirsi più leggeri e meno affaticati durante i movimenti quotidiani. Il sonno diventa più tranquillo, il senso del gusto migliora e anche la memoria può beneficiarne. Inoltre, riducendo il rischio di infarti, ictus, bronchiti croniche e infezioni respiratorie, la qualità della vita migliora sensibilmente.
Chi si prende cura di una persona anziana ha un ruolo prezioso anche in questo ambito. A volte basta una parola gentile, una conversazione senza giudizi o un semplice gesto per far riflettere chi fuma da una vita. Gli anziani non sempre ricevono incoraggiamenti su questo tema; molti di loro pensano di non essere più in grado di cambiare. Ma se il messaggio arriva da una persona di fiducia — un figlio, un nipote, un caregiver, un’infermiera domiciliare — può davvero fare la differenza.
Parlare apertamente dei benefici, anche piccoli, che si possono ottenere smettendo di fumare è già un primo passo. Respirare meglio, sentirsi meno stanchi, dover usare meno farmaci per la pressione o per la tosse, affrontare con più forza una fisioterapia o semplicemente dormire meglio: tutto questo è possibile anche a un’età avanzata. È importante non forzare, non fare pressioni, ma piuttosto accompagnare con pazienza e rispetto. Un aiuto fondamentale può venire anche dal medico di base, che può consigliare un percorso personalizzato per smettere, con supporti specifici adatti all’età e allo stato di salute della persona.
Un altro aspetto importante riguarda l’ambiente domestico. Gli anziani passano molto tempo in casa, perciò vivere in uno spazio libero dal fumo è essenziale per la salute di tutti, anche di chi non fuma. Il fumo passivo, infatti, è dannoso quanto quello attivo, e compromette non solo i polmoni, ma anche il cuore e le difese immunitarie. Rendere la casa un ambiente più salubre, ad esempio evitando di fumare all’interno o limitando le sigarette a spazi aperti, è un gesto concreto di cura verso sé stessi e verso gli altri membri della famiglia.
Smettere di fumare, dopo tanti anni, può sembrare difficile, ma non si è soli in questo percorso. Le giornate come quella del 31 maggio servono anche a questo: a ricordare che ogni momento è buono per iniziare un cambiamento positivo. Con il supporto delle persone care, con qualche piccolo aiuto medico e con la voglia di sentirsi meglio, anche un traguardo che sembra lontano può diventare raggiungibile.
Per chi ha bisogno di una mano, esistono centri antifumo presso molte ASL, farmacie che offrono consulenze gratuite, e medici pronti a dare indicazioni semplici e utili. Non bisogna avere fretta, ma fiducia: ogni sigaretta in meno è un passo verso una vita più serena, più sana e più libera.
Respirare meglio significa vivere meglio, a ogni età. E oggi è il momento giusto per iniziare.