
Non dimentichiamoci dei nostri cari anziani… anche (e soprattutto) quando partiamo per le vacanze
Pubblicato il 17 Luglio 2025.
L’estate è il momento delle partenze, dei viaggi, del bisogno, legittimamente atteso, di staccare la spina. Ma mentre si fa la valigia o si prenota un biglietto, per chi ha accanto un familiare anziano può nascere un nodo alla gola: chi si prenderà cura di lui mentre io non ci sono? Come farlo sentire al sicuro anche da lontano?
Occuparsi di questo prima della partenza significa non solo garantire la sua serenità, ma anche permetterci di vivere il viaggio senza ansia o sensi di colpa. E tutto può cominciare da una semplice ma preziosa idea: non stravolgere la sua routine.
La regola d’oro: continuità e familiarità
Quando un anziano resta a casa mentre il resto della famiglia parte, ciò che lo protegge più di ogni altra cosa è la routine: orari noti, volti conosciuti, piccoli gesti che si ripetono ogni giorno. Modificare tutto in blocco può generare smarrimento, agitazione, confusione. Per questo è importante che, anche in nostra assenza, venga mantenuto il più possibile il suo ambiente quotidiano, le sue abitudini e le sue relazioni familiari.
Meglio evitare l’inserimento improvviso di una nuova figura sconosciuta. Se serve un supporto esterno, è consigliabile scegliere qualcuno che l’anziano già conosce, o comunque fare in modo che il nuovo referente possa essere introdotto gradualmente, magari nei giorni che precedono la partenza.
Il “kit vacanze” del caregiver: un gesto semplice, un grande aiuto
Per accompagnare la persona assistita anche da lontano, puoi predisporre un kit personalizzato, da lasciare in un punto ben visibile della casa (sul tavolo del soggiorno, o accanto al letto). Ecco un esempio concreto di cosa includere:
- Numeri utili da contattare in caso di necessità:
- Medico di famiglia
- Farmacia di fiducia – Farmacia Centrale o notturna
- Figlia/o
- Vicina di casa – (già nota al paziente)
- Infermiere domiciliare
- Farmaci e terapia giornaliera: (esempio)
- MATTINO ore 8:00: 1 compressa di Cardioflux (pressione) + 1 bustina di Integratore D
- PRANZO ore 13:00: 1 compressa di Gastropro (stomaco)
- SERA ore 20:00: 1 compressa di Calmex (riposo)
Tutte le scatole vanno lasciate in vista, con i blister pre-dosati, eventualmente già inseriti in un dispenser settimanale.
- Schema dei pasti abituali:
- Colazione: latte tiepido + 2 fette biscottate + marmellata
- Pranzo: primo leggero, verdura cotta, piccolo secondo (preferibilmente pesce o carne bianca o uova)
- Cena: minestrina, frutta
- Bevande: acqua naturale, tisane tiepide, evitare caffè dopo le 16
- Attività quotidiane:
- Passeggiata al mattino, quando la temperatura lo consente, per 10–15 minuti
- Pomeriggio: cruciverba, lettura, tv con programmi abituali
- Telefonata con la figlia ogni sera alle 20:30
Restare presenti, anche da lontano
Non possiamo essere ovunque, ma possiamo far sentire la nostra presenza anche a distanza. Basta una telefonata ogni sera, un breve messaggio vocale, una foto inviata per condividere un momento della giornata. Anche chi resta può sentirsi coinvolto, non dimenticato.
Se possibile, chiedi a un familiare o vicino già noto di passare di tanto in tanto, anche solo per bere un caffè insieme o scambiare due parole. La presenza umana, soprattutto quando è riconosciuta e accogliente, è più efficace di qualunque tecnologia.